Leo Chiosso
Leo Chiosso (Torino, 8 agosto 1920) fu il paroliere di Fred Buscaglione. Dalla loro collaborazione nacquero quasi quaranta canzoni, e il personaggio pubblico di Buscaglione, il duro con il debole per il whisky e per le donne.L'incontro tra Chiosso e Buscaglione avvenne nel 1938 nel giro dei locali notturni di Torino, città natale di entrambi. All'epoca Chiosso era uno studente universitario appassionato di gialli, e Buscaglione sbarcava il lunario esibendosi nei night come cantante e musicista jazz.
La seconda guerra mondiale interruppe bruscamente la loro amicizia. Chiosso fu deportato in Polonia, mentre Buscaglione fu internato dagli Americani in Sardegna. Fu grazie alla radio che Chiosso ebbe notizie dell'amico: Buscaglione era stato assegnato alla band della radio alleata di Cagliari, e sentendolo suonare Chiosso capì che era ancora vivo.
Chiosso e Buscaglione si ritrovarono a Torino, dopo la fine della guerra, ed iniziarono a scrivere canzoni. I testi traevano ispirazione dai romanzi polizieschi americani, di cui Chiosso era un avido lettore, ma anche dall'attualità e dalla cronaca. Parlavano con ironia di bulli e pupe, di New York e di Chicago, di duri spietati con i nemici ma sempre in balia delle donne, e calzavano a pennello al personaggio di simpatico spaccone che Buscaglione si stava costruendo.
Il primo grande successo della coppia Buscaglione-Chiosso fu Che bambola del 1956, la canzone che portò Buscaglione alla celebrità . A questa ne seguirono molte altre, tra cui Che notte, Criminalmente bella, Il dritto di Chicago, Eri piccola così, Lontano da te, Love in Portofino, Porfirio Villarosa, Sgancia e pedala, Teresa non sparare, Whisky facile.
La loro ultima collaborazione fu il film Noi duri del 1960, interpretato da Buscaglione e Totò. Chiosso fu autore del soggetto e della sceneggiatura del film, nonchè di due canzoni della colonna sonora, Noi duri e Ninna nanna del duro. Il film era ancora in lavorazione quando Buscaglione morì improvvisamente in un incidente d'auto.
Leo Chiosso proseguì la sua carriera firmando altri successi. In campo musicale, fu il paroliere di canzoni famose come Parole, parole, parole, Torpedo blu, Montecarlo. Fu autore di moltissimi programmi televisivi, tra cui Canzonissima. Lavorò anche per il cinema come sceneggiatore e soggettista.